L’album NOTES FOR FINGERS è nato dall’idea di raccogliere alcuni tra i pezzi che ho scritto e arrangiato, per pianoforte. La gente conosce il mio nome soprattutto per la mia voce, come dolce interprete del brano Riflesso, del film Mulan della Walt Disney, o per i miei vocalizzi aggressivi nella sigla dell’ISOLA DEI FAMOSI, o appassionato soprano della romanza DOLCE FOLLIA, sigla della soap LA FORZA DEL DESIDERIO, ma io sono anche altro. Sono cresciuta musicalmente insieme al mio inseparabile amico pianoforte, e con lui esce una parte di me che la voce non svela. Ho scritto musiche per trasmissioni televisive, per film tv o brani per altri, ma sempre grazie alle mie dita. Molti di questi miei brani strumentali stati inclusi in album a tema, ma mai in una mia raccolta personale. Sono tutti rilassanti e melodici, capaci di farti abbassare il ritmo del respiro e del cuore, senza farti mancare il sapore della melodia, mia complice da sempre. Quando studiavo pianoforte al Paisiello di Taranto, da ragazzina, mi inventavo piccole sonate o notturni, o buttavo giù possibili temi da film. Tra le composizioni di allora c’è la traccia numero 1, che avevo abbandonato trent’anni fa, per poi rivalutarlo ed ultimarlo, andando a riscoprire le mie radici classiche e contaminandole con la mia personalità più adulta, più libera di schemi.
Così è nata “The Restlessness within”, una composizione per piano solo, quella che all’inizio era un esercizio difficile per le mie piccole mani, è diventato un viaggio nel mio mondo interiore, confidenze e sfoghi al mio pianoforte, che sempre mi ha ascoltata e confortata.
I brani più maturi invece sono la traccia 2 e 3, Unreachable e Somewhere beyond eternity, perché ho scritto pensando ad un messaggio dedica a mia madre, e quindi il pianoforte ha avuto bisogno del supporto di una orchestra d’archi. Mi sono nati in mente già orchestrati, sono dolci, ma pieni di disperazione e tristezza, perché mentre nascevano, pensavo a lei, mia madre, che tanto ha voluto io vivessi di e per la musica, ma che non avrebbe mai potuto sentirli. I violini sono i miei pianti di bambina e il piano sono le mie parole mute, solo lei sa cosa dicono. Sono stati registrati con la Budapest Scoring Symphonic Orchestra e ci sono i videoclip della ripresa in diretta.
Clouds of petals è invece il mio viaggio mai fatto in Oriente, ma a cui mi sento legata da un filo invisibile da quando ho dato la mia voce a MULAN, mi ha avvicinato a sonorità che non sono mie, ma da cui mi sono lasciata impregnare. Così è nato questo brano in stile new age, dove il pianoforte ha acquisito un’altra espressività, spostandosi dal mondo classico e dallo stile italiano. Mi sentivo volare leggera nel vento, come una nuvola di petali, ecco il perché del suo titolo. Quanto può essere terapeutico suonare e creare, lo può sapere solo chi ha la fortuna di aver potuto sviluppare un talento.
Il brano Soundtrack è nato come supporto a dalle immagini, come colonna sonora di una storia di violenza domestica sulle donne, un tema molto difficile da musicare, e nello sviluppo ho voluto dargli un lieto fine, cambiando quello che non è potuto essere per tante, nella sua drammaticità gli ho dato sfogo, gli ho permesso di liberarsi dal loro amore carnefice, di tornare ad essere libere, quello che tutte le vittime sognano, e non sempre riescono ad attuare, purtroppo.
Il sesto brano è invece una ninna nanna inedita. Io purtroppo non sono mai diventata madre, ma l’istinto materno è dentro di me fortissimo, e tante volte ho stretto e cullato nella mia testa una bimba, ed è proprio per quella bimba mai nata che ho scritto Lullaby for the angels. Magari su una di quelle nuvolette c’è quell’angioletto che si dondola e si addormenta con questo mio abbraccio sonoro di mamma.
Infine c’è Relaxing piano trip, che mi trasporta in uno stato di trans ipnotico, il pianoforte sa fare anche questo, davvero un viaggio per me nel “non pensiero”, dove fluttuo leggera, lasciando cadere dalla testa le zavorre del mondo terreno, per raggiungere una “non gravità”, in senso fisico e letterario.Io lo dirò sempre: “La musica aiuta e salva”, e siccome lo ha fatto con me, sento il dovere di condividerla perché possa magari farlo con qualcun altro, non solo per stare meglio ascoltandola, ma per alimentare la voglia di imparare a suonare uno strumento, che diventerà un potente mezzo di espressione personale. Questo è tutto ciò che mi aspetto da questa raccolta.
Titolo: THE RESTLESSNESS WITHIN - Artista/Performer: MARIANNA CATALDI
Traccia 1 dell'album "NOTES FOR FINGERS" - Musica di Marianna Cataldi
Label: SOUNDIVA Publisher: SOUNDIVA
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